27 dicembre 2014

Ancora primato cesarei!

Da poco pubblicate le ultime indagini ISTAT su gravidanza, parto e allattamento, indagini concluse nel 2013 (Istat: gravidanza, parto e allattamento). I dati riportati non sono purtroppo incoraggianti, sebbene si evidenzi una buona assistenza alla gravidanza, la medicalizzazione è in aumento e le donne che eccedono nei controlli ecografici sono sempre di più.
L'Italia rimane il paese europeo con il più alto tasso di ricorso al taglio cesareo, se ne fanno troppi al primo parto e troppi ripetuti, la media nazionale è del  36,3% con regioni, soprattutto il mezzogiorno, che supera anche questo primato.
Le donne hanno forse perso la capacità di partorire? Noi di Innecesareo crediamo di no, crediamo che buona assistenza in gravidanza debba andare di pari passo con rispetto della fisiologia, crediamo che le donne debbano essere informate correttamente e sostenute, crediamo sia fondamentale ridare o meglio restituire il parto alla mamma in divenire!

Innecesareo inoltre crede che:

1) L'inadeguato uso della chirurgia per mezzo del cesareo metta a repentaglio la
vita di madri e bambini.
2) Quando un cesareo è davvero necessario può essere una tecnica salvavita e vale la pena correre i rischi connessi.
3) La nascita è un processo fisiologico normale. La ricerca dimostra che con l'adeguato
supporto emotivo, l'informazione corretta e la possibilità di partorire in modo libero e rispettato la stragrande maggioranza delle donne può avere un parto vaginale sano.
4) Una nascita sana assicura benessere fisico, emotivo e spirituale.
5) La ricerca dimostra che il VBAC (Parto Vaginale Dopo Cesareo\i)
è sicuro e ragionevole sia per la mamma che per il bambino.
Il cesareo non dovrebbe mai essere effettuato di routine perchè è un intervento di chirurgia addominale maggiore che presenta molti rischi.
6) E' immorale e non corretto per gli ospedali non offrire la possibilità di VBAC. Le donne hanno il diritto di rifiutare qualsiasi procedura, tra cui un cesareo.
7) Le donne hanno il diritto ad un vero consenso informato che comporti la piena conoscenza di rischi e benefici di tutti i test, farmaci e procedure e la possibilità di rifiutarli.
8) Spetta agli operatori e alle strutture facilitare il processo di consenso informato.
9) Le donne devono poter esprimere tutti i loro sentimenti correlati alla nascita in un ambiente sicuro e confortevole. Le emozioni di una donna in gravidanza e durante la nascita hanno effetti profondi sul parto stesso e il recupero dopo parto.
10) Non è etico per un medico raccomandare o eseguire cesarei elettivi. La donna non correttamente informata su i rischi prenderà decisioni basate sul mito culturale e la paura che circonda il parto.
11) La tendenza ad eseguire cesarei elettivi viene notevolmente sovrastimata attraverso la distorsione di ricerca e dati.
12) Le donne devono assumersi maggiori responsabilità rispetto al proprio parto.
13) E' fondamentale che la scelta delle donne di dove partorire e da chi farsi assistere sia pienamente rispettata. Noi non siamo semplicemente volontari, ma siamo un Organizzazione gestita professionalmente in modo volontario.



Il Presidente e le volontarie "Innecesareo Onlus"


25 luglio 2014

Libertà di scelta nel parto! rispondiamo alla FNCO

Rispondiamo alla FNCO che si schiera contro il diritto delle donne alla libera scelta

Dopo il comunicato pubblicato dalla Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche (apri link) molte sono state le manifestazioni di indignazione e protesta soprattutto da parte delle donne che hanno visto in questo documento un profondo abuso verso il proprio diritto all’autodeterminazione.
 "Innecesareo ONLUS", "Rinascere al Naturale" e il gruppo FB “Noi vogliamo un VBAC” abbiamo raccolto le voci di protesta, condividendole pienamente, e abbiamo deciso che non potevamo rimanere in silenzio.
Ci siamo quindi fermate a abbiamo scritto una lettera con l’intento di rappresentare ogni donna offesa da questa iniziativa della Federazione Nazionale delle Ostetriche con l’obiettivo di essere ascoltate.
Da sempre crediamo che l’unione delle donne possa cambiare il mondo ed è per questo che oggi vi chiediamo di sottoscrivere l'iniziativa con la lettera che vi proponiamo; l’intento è quello di dimostrare alla FNCO che non rimaniamo a guardare mentre ci vengono sottratti i diritti fondamentali.
Il modo è semplice: vi chiediamo di copiare il modello della lettera e mandare una mail alla Federazione – presidenza@fnco.it - col testo che segue ma anche firmare la petizione on-line: Il diritto di scelta non si tocca, il parto è nostro! 

Pienamente consapevole dei miei diritti, sottoscrivo la lettera promossa da "Rinascere al Naturale", "Innecesareo", “Noi vogliamo un VBAC” gruppo FB.
Firmato il vostro nome e cognome.

Inondiamo la Federazione delle nostre lettere, non lasciamo che altri decidano per noi come, dove e con chi partorire!






                                                                            Spett.le D.ssa Miriam Guana,
                                  Presidente della Federazione Nazionale Collegi Ostetriche 

Siamo un gruppo di donne e mamme che oggi non possono tacere la loro indignazione di fronte a quanto scritto nel comunicato dal titolo “L'assistenza al parto a domicilio nelle donne precesarizzate è da ritenersi a rischio?” in cui la Federazione prende una posizione chiara e inequivocabile: le donne con pregresso cesareo non possono partorire tra le mura domestiche e le ostetriche hanno il dovere di non incoraggiare e assecondare questa volontà, nonostante il consenso informato.
Quello che ci lascia profondamente perplesse è constatare come in poche righe si sia riuscito ad abolire un diritto fondamentale di ogni essere umano e quindi anche di una donna che sta per mettere al mondo il proprio bimbo: scegliere liberamente per la propria salute.
Viviamo in una società in cui ogni essere umano reputato capace di intendere e di volere può rifiutare un trattamento medico, può scegliere le cure a cui sottoporsi o no ma oggi, con questo comunicato, questo diritto viene spazzato via.
Citando testualmente il comunicato, si legge: “l’ostetrica/o ha l’obbligo di comunicare alla donna che il parto di prova a domicilio, nel caso di donne precesarizzate, è da ritenersi una pratica non prospettabile"...e ancora "Ne consegue che, nel rispetto di quest’ultime l’ostetrica/o non deve proporre né assecondare la donna già cesarizzata ad affrontare un parto vaginale a domicilio. Tale condotta è da osservarsi anche a fronte di uno specifico consenso informato scritto in quanto la sproporzione esistente fra rischi e benefici rende indisponibile l’esercizio di tale diritto da parte della donna."
In altre parole: negando all’ostetrica la facoltà di assistere una donna che, dopo essere stata debitamente informata su tutti gli aspetti di tale scelta, vuole partorire presso il proprio domicilio, la FNCO vuole vietare a quella donna di valutare il rapporto rischio/beneficio secondo la propria personale ed esclusiva condizione e, cosa forse ancora più grave, vuole violare il suo proprio diritto fondamentale di scegliere come, dove e con chi partorire.
In questo modo la facoltà di scelta della donna viene scalzata dall’imposizione di una decisione da parte di un organo istituzionale. E questo non è accettabile!
Gli  operatori sanitari possono  intervenire al posto della donna unicamente "per stato di necessità" nei casi in cui non intervenire porterebbe un danno a terzi.  Ma il danno a terzi deve essere imminente e certo.
Se  si pone invece la rottura d’utero (peraltro rischio da cui non è esente nessuna donna) come spartiacque tra chi può partorire a casa e chi no, considerando che la possibilità che avvenga è comunque molto bassa, questa eventualità non può essere motivo per cui costringere la donna a sottoporsi ad una ospedalizzazione se non è tra i suoi desideri.
Abbiamo una sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani, il caso “Ternovsky contro l’Ungheria”, che decreta come ogni donna, ogni partoriente – compresa la donna precesarizzata - abbia l’autorità di decidere in quali circostanze partorire.
Senza le professioniste della nascita però, senza che le ostetriche possano decidere liberamente se assistere o meno una donna con pregresso cesareo, questa sentenza perde di significato..il diritto della
donna non viene rispettato. . A meno che non si valuti, come alternativa all’HBAC, il parto in casa non assistito, e non crediamo che la FNCO voglia incoraggiare questa pratica.
La missione  delle ostetriche è quella di stare accanto alle donne, in particolar modo alle partorienti. È sconcertante che proprio una federazione di ostetriche,  piuttosto che schierarsi a favore delle donne consapevoli della loro forza generatrice e dell'importanza della vicinanza di un'ostetrica, cerchi di soffocare quella consapevolezza.
Noi oggi vogliamo opporci, vogliamo proteggere con forza e a gran voce il nostro diritto di non subire alcun trattamento, alcuna decisione, alcuna imposizione.
Vogliamo essere noi le protagoniste della nascita dei nostri figli. E non taceremo finchè non vedremo
rispettati i nostri diritti!
A Lei, D.ssa Guana, e alla FNCO chiediamo: oggi si nega il diritto all’HBAC, domani?

24 luglio 2014

Innecesareo Onlus

Rinascere al Naturale Onlus (rinascerealnaturaleonlus.blogspot.com)

Noi vogliamo un vbac (gruppo FB)

Partonaturale.net




26 maggio 2014

Innecesareo sta con Maria Grazia

Innecesareo sostiene la collaborazione tra tutte le figure che affiancano le madri e le future madri, per questo e non solo, ci sentiamo di condividere il comunicato dell'iniziativa "Io sto con Maria Grazia".
Ci auguriamo che cose come questa non accadano più, Innecesareo sta con Maria Grazia!

Il Presidente e le volontarie "Innecesareo Onlus"

"Maria Grazia Biagini, ostetrica libera professionista, è stata sospesa per sei mesi dall'attività professionale, dal Collegio interprovinciale di Pisa Massa Carrara Livorno, suo collegio di appartenenza. La Commissione Centrale per gli Esercenti la professione sanitaria, avendo rigettato il suo ricorso, ha reso esecutiva la sanzione dal 28 aprile 2014.
L'accusa è quella di aver violato il codice deontologico delle ostetriche, avendo contribuito alla formazione di figure di sostegno al percorso nascita quali le doule (definite in quella sede come “persone che possono creare danno alla salute della donna e del bambino”). Ne approfittiamo per segnalare che il codice deontologico delle ostetriche italiane prevede, tra le altre cose, che l'ostetrica contribuisca alla formazione di personale di supporto (art. 2.4). La sentenza oltre a essere gravissima in sé e per l'ostetrica interessata, getta un'ombra sulla figura della doula (citata e riconosciuta come figura di sostegno alla donna nella Guida alla maternità sicura dell'OMS – edizione 2006; par. 2.5 – e citata nelle Linee guida al taglio cesareo dello stesso Ministero della Salute italiano solo pochi anni fa – edizione del 2012; pp. 80-81-82) e crea un precedente su cui è bene che medici, ostetriche, doule e genitori pongano la massima attenzione. Vogliamo che questa vicenda sia portata a conoscenza di tutti gli operatori della nascita attivi in Europa e nel resto del mondo."

Io sto con Maria Grazia
23 maggio 2014
iostoconmariagrazia@gmail.com

11 aprile 2014

Convocazione Assemblea Ordinaria Innecesareo 2014

Domenica 28 settembre 2014 alle ore 9:30 si terrà 

l'assemblea ordinaria dei soci dell'
Associazione Nazionale Innecesareo Onlus,
tra le altre cose discuteremo della programmazione annuale.
L'assemblea si terrà presso la sede del convegno annuale 2014.

Se vuoi associarti, capire meglio o solo aiutarci chiedici come fare!

Tel: +39333.5489414 
Mail:
 innecesareo@gmail.com 

11 febbraio 2014

Convenzioni per i Soci Innecesareo 2014

L’ Associazione Nazionale Innecesareo Onlus è lieta di annunciare a chi si associa per l’anno 2014 che potrà usufruire delle seguenti convenzioni:

1. Bubamara: sconto del 10%

2. Bonomi Editore:  sconto del 25%

3. Creazioni by Elisabetta Rappoccio: sconto del 20%.
Inoltre verrà creato un pannolino con il logo di Innecesareo (sconto del 20% riservato ai soci Innecesareo).

4. Il Bambino Naturale – Il Leone Verde Edizioni (Editrice Anita Molino): sconto del 15%.
http://www.bambinonaturale.it/

5. Tariffe agevolate per partecipare agli eventi Innecesareo.

6. Eventi Innecesareo riservati ai soli soci.


La modalità per usufruire delle convenzioni sopra elencate verrà comunicata privatamente ai soci.