25 febbraio 2016

15 febbraio 2016

Cesareo e microbioma umano



Il Microbioma Umano: considerazioni su gravidanza, nascita e puerperio.

AUTRICE: Dr. Rachel Reed


Attualmente l’analisi del microbioma umano sta affascinando il mondo della scienza. Il NIH Human Microbiome Project è stato avviato per esplorare la correlazione tra il microbioma, la salute umana e i disturbi.

Allo stato attuale, il microbioma umano è stato associato, tra le altre cose, all’obesità, cancro, disturbi mentali, asma e autismo.
 
In questo post non intendiamo offrire una recensione letteraria onnicompresiva – è già stato fatto, vedasi Matamoros et al. (2012)  e  Collado et al. (2012) . L’intento è di focalizzarsi sul suo impatto in gravidanza, nel parto, nella maternità e nell'ostetricia
 
 
 
Cosa è il microbioma umano?
 


 
 Immagine in linea con il testo
 
 
Considerazioni per le madri e le ostetriche.
 
 
Le seguenti raccomandi non sono basate su ricerche – le ricerche devono ancora essere condotte. Ci sono molte considerazioni e domande che sorgono dalle informazioni che si stanno sviluppando sul microbioma umano.  
Fase preconcezionale e gravidanza.
 
La comune credenza che il bambino dentro l’utero sia sterile (in presenza di membrane integre) è stata messa in discussione. Sembra che la flora batterica della madre influenzi il bambino/la placenta tramite il canale sanguigno. (Jiménez et al. 2008Metamoros et al. 2013Prince et al. 2014Rautava et al. 2013Zimmer 2013). Il microbioma intestinale delle donne durante la gravidanza cambia e determina questo impatto sul metabolismo (Koren et al. 2012Prince et al. 2014). Di conseguenza, a livello astratto, l’ideale sarebbe quello di iniziare una gravidanza con un microbioma in salute e mantenerlo tale. Sfortunatamente il nostro stile di vita moderno non è in linea  con la preservazione di un microbioma equilibrato e molti di noi hanno una disbiosi (cioè un disequilibrio nella flora intestinale). La disbiosi e combinazioni “sbagliate” di batteri sono state associate alla rottura prematura delle membrane e alla nascita pretermine. (Fortner et al. 2014;Mysorekar & Cao 2014Prince et al. 2014).
 
Spunti:
 
§  Tu sei ciò che mangi…e sei il microbiota che crei. Mangia cibi che nutrono il tuo microbioma: non mangiare tossine; mangia fibre;  verdure amidacee – nutrimento per il microbiota; assumi cibi fermentati  - kefir, sauerkraut etc. – che forniscono probiotici. Cibi ricchi di probiotici possono supportare l’equilibrio del microbiota vaginale. (Hantoushzadeh et al. 2012Rautava et al. 2013).
 
§  Se il tuo intestino è indebolito, prenditene cura. Questo può implicare assunzione di probiotici.
 
§  Riduci lo stress. Lo stress si spalma sul microbiota – Chris Kresser explains how – e una mamma può passare gli effetti dello stress al bambino tramite il canale batterico (Bailey et al. 2011;Zijimans 2015). In questo senso, le cure prenatali non dovrebbero forse includere anche l’uso di parole rassicuranti e massaggi rilassanti, piuttosto che costanti test clinici e confronti in termini di rischi?

§  Evitare l’uso di prodotti antibatterici (come saponi) e prodotti per la pulizia della casa – è possibile visionare un video youtube in cui la FDAs approfondisce questi aspetti [video in inglese n.d.t.]

§  Evitare farmaci non necessari (Bengmark 2012) soprattutto gli antibiotici (Cotter et al. 2012). Chris Kresser ha sviscerato ulteriormente questi discorsi [ link in inglese antibiotics e  what to do if you need to take them.]

§  Non fumare (Biedermann et al. 2013).
 
 
Nascita.
 
C’è differenza tra il microbioma di chi è nato vaginalmente e di chi nato via cesareo (Azad, et al. 2013Penders et al. 2006Prince et al. 2014). Durante un parto vaginale il bambino viene colonizzato dalla flora vaginale materna e dai batteri fecali. La flora batterica iniziale del bambino è affine al microbiota vaginale materno – in via predominante si trovano Lactobacillus, Prevotella e Sneathia. 
Un bambino nato via cesareo è colonizzato dai batteri presenti nell'ambiente ospedaliero e da quelli presenti sulla pelle materna – soprattutto Stafilococchi. Si registrano inoltre livelli più bassi di Bifidobacterium e una minore varietà batterica rispetto ai bambini nati per via vaginale. Queste differenze nei “semi” del microbioma possono essere la ragione dell’aumento della percentuale di rischio  (lungo termine) di particolari disturbi che statisticamente coinvolgono i bambini nati per via chirurgica.  L’ambiente in cui si nasce influenza anche la colonizzazione iniziale. Uno studio di Penders et al. (2006) ha notato che i bambini nati per via vaginale in casa e allattati esclusivamente al seno, hanno una flora intestinale più equilibrata e sana. E’ come se questi bambini entrassero solo in contatto con il microbiota della famiglia durante il periodo chiave di “semina” del microbioma. Al momento non esistono ricerche sul microbioma e la nascita in acqua. Potrebbe “diluire” i batteri? 
Il rischio di colonizzazione e di  trasmissione dello streptococcus B (GBS) è ridotto col parto in acqua (Cohain 2010Neugeborene et al. 2007). Questo potrebbe essere dovuto ad una sorta di diluizione del GBS o da una sorta di aggiuntiva colonizzazione del bambino da parte di batteri benefici. 
Un’altra futura indagine potrebbe riguardare la nascita con sacco intatto e il microbioma. Un bambino nato con la camicia non viene colonizzato tramite il canale vaginale?  
Sappiamo poi che è l’esposizione antibiotica altera il microbioma nell'adulto. Quando ad una donna vengono somministrati antibiotici durante il travaglio, la dose raggiunge anche il suo bambino. Nel 2006 un articolo medico  (Ledger 2006) ha fatto emergere dubbi sulla profilassi antibiotica in travaglio. Uno studio del 2011 ha rilevato che gli antibiotici somministrati in travaglio aumentano l’incidenza di resistenza antibiotica la quale può sfociare nell’esordio tardivo di infezioni batteriche neonatali (Ashkenazi-Hoffnung et al. 2011). Penso che sia necessario condurre ulteriori ricerche che analizzino anche il numero di diadi sottoposte a profilassi antibiotica in travaglio.
 
Spunti:
 
§  Un parto vaginale nell’ambiente domestico è ottimale per “seminare” un microbioma sano per il bambino.(Penders et al. 2006).

§  Minimizzare il contatto fisico dei professionisti sanitari sulla vagina, sul perineo e il bambino durante la nascita.

§  Evitare antibiotici non strettamente necessari durante il travaglio. Se dovessero risultare necessari, considerare l’ipotesi di somministrare probiotici alla madre e al bambino dopo il parto.

§  Se il bambino è nato via cesareo… attualmente sono in corso ricerche sull’uso di tamponi vaginali per  “seminare” la flora batterica del neonato. I risultati preliminari indicano che questo processo crei una flora batterica neonatale simile a quella dei bambini nati per via vaginale. Il protocollo usato dai ricercatori è il seguente:
 
1.    Prendere un pezzo di garza bagnato con una normale soluzione salina sterile.
2.    Piegarlo come un tampone, estendendo la superficie e inserirlo nella vagina della madre.
3.    Lasciarlo per un’ora, rimuoverlo prima dell’intervento chirurgico e metterlo in un contenitore sterile.
4.    Subito dopo la nascita applicare la garza sulla bocca del bambino, sulla faccia e sul resto del corpo (è possibile vedere le foto del processo qui)
 
§  Se una bambina/un bambino è  nata/o  per via chirurgica è ancor più importante incoraggiare e supportare l’allattamento. Può anche essere utile considerare la somministrazione addizionale di probiotici.
 
 
 
 
Dopo la Nascita
 
Dopo la nascita, la colonizzazione del bambino continua attraverso il contatto con l’ambiente e l’allattamento. C’è una significativa differenza nel microbiota dei bambini allattati rispetto a quelli alimentati con la formula (Azad, et al. 2013Guaraldi & Salvatori 2012). I batteri benefici sono direttamente trasportati all'intestino tramite il latte materno e gli oligosaccaridi presenti supportano la crescita di questi batteri. La differenza del microbioma intestinale di un bambino allattato con la formula può spiegare i rischi sulla salute associati con questo tipo di alimentazione.
Detto brevemente, inoltre, le coliche neonatali possono essere associate con gli alti livelli di proteobacteri nell’intestino del bambino.
 
Spunti:
 
§  Subito dopo la nascita e nei primi giorni, la bambina/il bambino dovrebbe trascorrere gran parte del tempo nuda/o a contatto con il petto della mamma.

§  Evitare di fare il bagno al bambino/alla bambina per almeno 24 h dopo la nascita e quindi usare solo acqua durante almeno le prime 4 settimane. (Tollin et al. 2005).

§  Se siete in un ospedale, usate la vostra biancheria di casa per il bambino/la bambina.

§  Ridurre il contatto della bambina/del bambino con persone non appartenenti ala famiglia  nelle prime settimane – in particolare quello pelle a pelle.

§  Allattamento esclusivo. Laddove non sia realmente possibile, considerare l’uso dei probiotici come supporto.

§  Evitare di somministrare alla bambina/al bambino, antibiotici non necessari (Ajslev et al. 2011; Penders et al. 2006).  Di nuovo, se fosse davvero necessaria una cura antibiotica, considerare la somministrazione di probiotici.

§  probiotici possono anche essere benefici in caso di coliche neonatali.  
 
 
Conclusione
 
Più approfondiamo le scoperte sul microbioma umano e più esso appare svolgere un ruolo nodale sulla nostra salute. La gravidanza, la nascita e l’allattamento seminano il nostro microbioma, con effetti a lungo termine sulla salute. Sono necessarie ulteriore ricerche per indagare come supportare al meglio i semi della nostra salute e come mantenere l’equilibrio del microbioma durante questo periodo chiave.  
(Traduzione a cura di Marika Novaresio volontaria Innecesareo, revisione Francesca Alberti)


12 febbraio 2016

Treviso - 15 febbraio

Innecesareo Onlus in collaborazione con l'Associazione Madamadorè

presenta

incontro gratuito sul tema:

"Cicatrici da Parto, Ferite dell'Anima"




Associazione Madamadorè, c/o Gruppo Anziani "Centro Storico"
Via Castello d'Amore 2 - ore 10:00

8 febbraio 2016

Ragusa - 16 febbraio

Ragusa 16 febbraio - ore 17:00

IL PARTO CHE VORREI

"Gravidanza e maternità consapevoli:
un'alternativa possibile alla medicalizzazione di gravidanza e parto"


Ingresso gratuito.
Ragusa, via Stiela 3/c - martedì 16 febbraio, ore 17:00