29 settembre 2012

Rischi Taglio Cesareo

Dopo aver avuto il vostro primo taglio cesareo, è possibile scegliere di avere una ripetizione del TC (anche se viene raccomandato il VBAC) o un VBAC.
E' importante, in ogni caso, che le donne vengano informate del fatto che ad ogni taglio cesareo
aumentano le percentuali di rischio legate all'intervento.



Alcuni dei rischi di un TC includono, ma non sono limitati, a:

* Isterectomia* Trasfusione di sangue* Placenta accreta* Rottura uterina* Intervento chirurgico a causa di emorragia* Lesioni alla vescica o dell'intestino* Tromboembolia* Eccessiva perdita di sangue* Cistite* Lesioni intestinali* Lesione ureterale* E ileo (occlusione intestinale)* La necessità di ventilazione postoperatoria* Unità di ricovero in terapia intensiva* La durata dei tempi operatori e di degenza ospedaliera significativamente aumentati con un crescente numero di parti cesarei* Tassi di allattamento più bassi* Immediato pelle a pelle più difficile* Clampaggio di cordone ritardato molto più di difficile da ottenere* Recupero dopo parto più lungo e difficile* Cesareo programmato significa inoltre che il bambino potrebbe essere prematuro (maggiore probabilità di ricovero in TIN)
Alcuni rischi a lungo termine sono:

* Possibilità di aderenze cicatriziali (le aderenze possono causare una serie di problemi quali: dolori, problemi di fertilità, ecc)* Endometriosi e adenomiosi può essere causato da cicatrici sull'utero con conseguente anni di chirurgia e l'isterectomia dopo taglio cesareo

28 settembre 2012

Cosa dovrebbe fare un centro nascita amico delle mamme

  • Ospedali amici delle mamme e dei bambini

     10 passi per l'ospedale amico delle mamme

    CIMS: Coalition for Improving Maternity Services 1996
    Vedi il sito internet: www.motherfriendly.org

    Un centro nascita “amico delle mamme”:

    • Offre a tutte le donne in attesa:
      • libera scelta delle persone che desidera avere accanto durante il parto che siano il marito, il compagno, i figli, altri amici o membri della famiglia;
      • libera possibilità di avere un continuo contatto emotivo e fisico con un’altra donna esperta come ad esempio una Doula o una Mother Assistant o una figura professionale che garantisca la continua presenza empatica;
    • Fornisce informazioni statistiche accurate sulle pratiche e le procedure dell’assistenza offerta; rende pubbliche le statistiche ed i risultati dei servizi erogati.
    • Offre un’assistenza attenta ai bisogni e alle differenze culturali, etniche e religiose.
    • Garantisce alla donna la libertà di muoversi, di camminare e assumere la posizione che preferisce durante il travaglio e la fase espulsiva.
    • Attiva una rete di collaborazione e di consultazione con altri servizi ospedalieri e territoriali che include il sostegno nei casi di trasferimento da un luogo ad un altro quando necessario. Indirizza le neomamme ed i loro bambini ai servizi e alle risorse esterne per un miglior sostegno in gravidanza, nel dopo nascita e per l’allattamento.
    • Abolisce e limita quelle procedure che non sono sostenute da evidenze scientifiche:
      • uso indiscriminato (di routine a tutte le donne) del clistere e della tricotomia (depilazione dei peli pubici);
      • uso indiscriminato della cardiotocografia (monitoraggio elettronico continuo fetale);
      • proibizione di mangiare;
      • uso indiscriminato della rottura artificiale delle membrane (amniorexi);
      • uso indiscriminato dell’induzione al travaglio (inferiore al 10%);
      • uso indiscriminato di farmaci analgesici;
      • uso indiscriminato dell’episiotomia (max 20%, ideale fino al 5%);
      • uso della manovra di Kristeller (spinta sulla pancia);
    • riduce il numero di tagli cesarei (inferiore al 15%); incoraggia il parto vaginale dopo cesareo (VBAC, ideale il 75%);
    • Favorisce l’uso di metodi naturali per la gestione del dolore e non promuove l’uso di farmaci analgesici ed anestetici se non per correggere una complicazione o un’emergenza.
    • Incoraggia tutte le madri e le famiglie a tenere in braccio, toccare, accudire e allattare i loro piccoli, compresi i bimbi prematuri o con problemi (compatibilmente alle loro condizioni).
    • Favorisce i dieci passi dell’Ospedale Amico dei Bambini dell’OMS-UNICEF per promuovere l’allattamento al seno
    L'UNICEF e l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) hanno redatto un decalogo di misure che ogni struttura sanitaria deve rispettare per poter essere riconosciuta "Ospedale amico dei bambini".


    I "Dieci passi per il successo dell'allattamento al seno" sono i seguenti:


    • Definire un protocollo scritto per l'allattamento di cui sia informato tutto il personale .
    • Preparare adeguatamente tutto il personale affinchè venga messo in grado di attuare il protocollo di cui sopra.
    • Informare tutte le donne durante la gravidanza dell'importanza dell'allattamento e fornire loro indicazioni per praticarlo con successo .
    • Aiutare le madri perché comincino ad allattare al seno entro mezz'ora dal parto.
    • Spiegare alle madri come mantenere l'allattamento in caso di separazione dal bambino.
    • Non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, se non dietro precisa prescrizione medica.
    • Sistemare il neonato nella stessa stanza della madre (rooming-in), in modo che trascorrano insieme ventiquattr'ore su ventiquattro durante la permanenza in ospedale.
    • Incoraggiare l'allattamento a richiesta.
    • Non usare tettarelle artificiali o succhiotti.
    • Favorire la creazione di "gruppi di sostegno" a cui le mamme possano rivolgersi dopo le dimissioni dall'ospedale .
  • 25 settembre 2012

    Viaggio Iniziatico..

    "Quando una donna che è stata aperta comincia a sentire che il suo cesareo è stato un viaggio iniziatico e si permette di esplorare gli aspetti più profondi della sanazione, libera una quantità enome di energia psichica. Reprimere il trauma o negarlo richiede moltissima energia, però una volta che l’esperienza è integrata (ovvero: sentita, portata a espressione e liberata), tutta l’energia che prima si impiegava per difendersi, si libera per l’azione creativa (...)" (Jeannine Parvati Baker - traducción Gabriella Aviva Bianco)