28 settembre 2012

Cosa dovrebbe fare un centro nascita amico delle mamme

  • Ospedali amici delle mamme e dei bambini

     10 passi per l'ospedale amico delle mamme

    CIMS: Coalition for Improving Maternity Services 1996
    Vedi il sito internet: www.motherfriendly.org

    Un centro nascita “amico delle mamme”:

    • Offre a tutte le donne in attesa:
      • libera scelta delle persone che desidera avere accanto durante il parto che siano il marito, il compagno, i figli, altri amici o membri della famiglia;
      • libera possibilità di avere un continuo contatto emotivo e fisico con un’altra donna esperta come ad esempio una Doula o una Mother Assistant o una figura professionale che garantisca la continua presenza empatica;
    • Fornisce informazioni statistiche accurate sulle pratiche e le procedure dell’assistenza offerta; rende pubbliche le statistiche ed i risultati dei servizi erogati.
    • Offre un’assistenza attenta ai bisogni e alle differenze culturali, etniche e religiose.
    • Garantisce alla donna la libertà di muoversi, di camminare e assumere la posizione che preferisce durante il travaglio e la fase espulsiva.
    • Attiva una rete di collaborazione e di consultazione con altri servizi ospedalieri e territoriali che include il sostegno nei casi di trasferimento da un luogo ad un altro quando necessario. Indirizza le neomamme ed i loro bambini ai servizi e alle risorse esterne per un miglior sostegno in gravidanza, nel dopo nascita e per l’allattamento.
    • Abolisce e limita quelle procedure che non sono sostenute da evidenze scientifiche:
      • uso indiscriminato (di routine a tutte le donne) del clistere e della tricotomia (depilazione dei peli pubici);
      • uso indiscriminato della cardiotocografia (monitoraggio elettronico continuo fetale);
      • proibizione di mangiare;
      • uso indiscriminato della rottura artificiale delle membrane (amniorexi);
      • uso indiscriminato dell’induzione al travaglio (inferiore al 10%);
      • uso indiscriminato di farmaci analgesici;
      • uso indiscriminato dell’episiotomia (max 20%, ideale fino al 5%);
      • uso della manovra di Kristeller (spinta sulla pancia);
    • riduce il numero di tagli cesarei (inferiore al 15%); incoraggia il parto vaginale dopo cesareo (VBAC, ideale il 75%);
    • Favorisce l’uso di metodi naturali per la gestione del dolore e non promuove l’uso di farmaci analgesici ed anestetici se non per correggere una complicazione o un’emergenza.
    • Incoraggia tutte le madri e le famiglie a tenere in braccio, toccare, accudire e allattare i loro piccoli, compresi i bimbi prematuri o con problemi (compatibilmente alle loro condizioni).
    • Favorisce i dieci passi dell’Ospedale Amico dei Bambini dell’OMS-UNICEF per promuovere l’allattamento al seno
    L'UNICEF e l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) hanno redatto un decalogo di misure che ogni struttura sanitaria deve rispettare per poter essere riconosciuta "Ospedale amico dei bambini".


    I "Dieci passi per il successo dell'allattamento al seno" sono i seguenti:


    • Definire un protocollo scritto per l'allattamento di cui sia informato tutto il personale .
    • Preparare adeguatamente tutto il personale affinchè venga messo in grado di attuare il protocollo di cui sopra.
    • Informare tutte le donne durante la gravidanza dell'importanza dell'allattamento e fornire loro indicazioni per praticarlo con successo .
    • Aiutare le madri perché comincino ad allattare al seno entro mezz'ora dal parto.
    • Spiegare alle madri come mantenere l'allattamento in caso di separazione dal bambino.
    • Non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, se non dietro precisa prescrizione medica.
    • Sistemare il neonato nella stessa stanza della madre (rooming-in), in modo che trascorrano insieme ventiquattr'ore su ventiquattro durante la permanenza in ospedale.
    • Incoraggiare l'allattamento a richiesta.
    • Non usare tettarelle artificiali o succhiotti.
    • Favorire la creazione di "gruppi di sostegno" a cui le mamme possano rivolgersi dopo le dimissioni dall'ospedale .
  • 2 commenti:

    Unknown ha detto...

    dovrebbero essere amici anche dei papà

    Francesca Alberti ha detto...

    Vero Anna! :-)