8 marzo 2015

8 marzo - Genova: inaugurazione di una nuova Casa Maternità


La Casa Maternità “Le Maree” ha aperto i battenti l’8 marzo 2015 a Genova!


Allegria, partecipazione e aspettativa: sono queste le sensazioni che ho percepito domenica 8 marzo, alla festa per l’inaugurazione della nuova Casa Maternità di Genova “Le Maree”.
Un successo d’inaugurazione! Tante persone: mamme, papà e bambini, pancioni rotondi, ostetriche, ovviamente (e non solo le 5 padrone di casa) e mariti delle ostetriche, perfetti ciceroni dei progetti delle loro compagne, e anche qualche personalità, come la Presidente del Collegio delle ostetriche di Genova, Ost. Ubriana Valvasori.

Ottimo cibo: qualcosa di tipicamente ligure e qualcosa di più particolare, cucinato con ingredienti sani e naturali, a ricordare che la filosofia del rispetto della persona si applica a diversi aspetti, oltre alla nascita. Buona accoglienza per i bambini, con la stanza dei corsi trasformata per l’occasione in sala giochi. Solo gli spazi hanno un po’ risentito della elevata partecipazione e non si sono potuti ammirare appieno per spaziosità e funzionalità.


Mi accoglie Emanuela Rocca, ostetrica, mamma, scrittrice e co-fondatrice della casa maternità. Mi mostra l’ambiente: l’ingresso funge da salottino e sarà adibito alla consulenza sull’allattamento al seno, con uno sportello gratuito settimanale; un ambulatorio per i professionisti che collaborano con Le Maree: l’osteopata Ottavia Melluso, la psicologa perinatale Arianna Cosmelli, la biologa nutrizionista Denise Filippin e la pedagogista Silvia Marvaldi; la stanza dei corsi, numerosi e diversificati, che inizieranno la prossima settimana, ed infine l’ambulatorio ostetrico. La parte della casa che sarà riservata alla nascita è ampia, dirimpetto alle altre stanze, ma non è ancora stata ristrutturata.

Ed è già il momento della nostra intervista improvvisata! A rispondere alle mie domande Adele Moncagatta, Elisa Casazza e Alessandra Parisi, giovani, determinate, preparate e intraprendenti ostetriche!

D: L’indirizzo del sito internet è www.cogelemaree.it. Cosa significa COGe e qual è la denominazione esatta del centro?
R: COGe significa Centro Ostetrico Genovese, perché oggi inauguriamo la parte della struttura relativa ai corsi, al sostegno all’allattamento e all’accompagnamento della gravidanza, ma quello che vogliamo essere è “Casa Maternità Le Maree”. Inoltre da alcuni mesi abbiamo costituito una cooperativa sociale, quindi COGe può essere inteso anche come Cooperativa Genovese.

D: La realizzazione della casa maternità ha beneficiato di fondi regionali o di finanziamenti pubblici?
R: No, nessun tipo di finanziamento pubblico. La maggior parte della casa è autofinanziato, tramite un prestito bancario. Abbiamo ricevuto un finanziamento da parte del Mercatino di San Nicola (il mercatino di Natale che raccoglie fondi da destinare a progetti di utilità sociale) che ha premiato il nostro progetto di sostegno gratuito all’allattamento. Riceviamo donazioni da privati, donne e mamme che credono in noi, sia tramite versamenti sia mediante regali di materiale e attrezzature necessarie.
(NdR: a questo proposito, ricordo che per sostenere il progetto è possibile donare tramite bonifico. IBAN: IT34B0303201401010000001200)

D: Tutte voi siete già libere professioniste attive: qual è il servizio maggiormente richiesto?
R: Uno dei più richiesti, riguardo l’assistenza ostetrica, è l’accompagnamento in ospedale, che comprende il percorso di sorveglianza della gravidanza, una parte del travaglio a casa, l’accompagnamento della donna nell’ospedale di sua scelta per il parto e l’assistenza al puerperio a domicilio una volta dimessa dal reparto. Anche i servizi per il puerperio sono molto richiesti, per esempio l’SOS allattamento, poiché è una fase in cui spesso la donna e il suo bambino sono lasciati soli, al contrario della gravidanza in cui c’è un’ampia offerta di servizi. Per quanto concerne i corsi, è molto frequentato quello di massaggio al neonato.
Abbiamo recentemente notato un incremento nella richiesta di assistenza alla gravidanza: le donne iniziano a rivolgersi all’ostetrica, figura di riferimento per la gravidanza fisiologica, raccomandata dalle linee guida nazionali ed internazionali, preferendola a quella del ginecologo.

D: L’inaugurazione sta avendo un evidente successo, ma qual è stata la risposta delle donne alla vostra attività sino ad ora e quali sono le previsioni per il futuro?
R: Eravamo già tutte presenti sul territorio, singolarmente e con esperienze diverse, fino ad 1 anno fa, quando abbiamo iniziato a collaborare per promuovere la figura dell’ostetrica e ci siamo rese conto di avere le stesse finalità, le stesse idee e modalità e l’obiettivo di restituire alla donna il ruolo di protagonista nella nascita del suo bambino. Abbiamo capito che “l’unione fa la forza” ed eccoci qui!
Per il prossimo futuro speriamo di riuscire ad aprire in tempi brevi la parte della Casa dedicata alla nascita, così da rendere finalmente pienamente realizzato il nostro sogno!

D: Le Maree partecipa all’Associazione Nazionale Culturale Ostetriche Parto a domicilio e Casa maternità? Adotta le Linee Guida di Assistenza al Travaglio e Parto a Domicilio e Casa Maternità?
R: Sì, facciamo parte dell’Associazione e ne adottiamo le linee guida perché le troviamo affidabili: sono in uso da 25 anni. Sono piuttosto rigide per quanto riguarda i criteri di ammissione al parto in casa, per esempio la distanza dall’ospedale (30 minuti) e il decorso della gravidanza, ma ne condividiamo sostanzialmente i contenuti.

D: Quindi non assistete VBAC (parto vaginale dopo cesareo) né a domicilio, né qui in casa maternità...
R: La Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche purtroppo si è espressa chiaramente sconsigliando all’ostetrica di assistere parti a casa dopo il cesareo. Per noi è una situazione difficile perché ci sentiamo indubbiamente dalla parte delle donne e della loro libera scelta, ma siamo giovani e non ce la sentiamo, almeno per il momento, di esercitare la professione andando contro la Federazione, senza avere in mano studi nazionali che ci supportino in questa scelta. Tuttavia crediamo molto nel parto dopo cesareo e lavoriamo molto con le donne, sia per supportarle in questa scelta, sia per fornire loro le informazioni e gli strumenti di cui avranno bisogno. Offriamo poi l’accompagnamento in ospedale, ben sapendo che nella nostra realtà ligure il VBAC ospedaliero è possibile, a differenza di altre regioni, ed è sicuramente facilitato dalla presenza di un’ostetrica di fiducia accanto alla donna. Pensiamo che la prima battaglia da vincere sia quella di vedere garantito il diritto delle donne ad avere il loro VBAC in tutti gli ospedali.

D: Quali sono i vostri ospedali di riferimento?
R: Qui a Genova ne abbiamo 2: l’Ospedale Galliera è in corso di accreditamento per la qualifica di ospedale “Amico del bambino”; l’Ospedale San Martino è un centro di terzo livello e  ha al suo interno un “centro nascita”, cioè un reparto dedicato alla nascita naturale, senza la presenza medica e soggetto alle stesse limitazioni del parto a casa, quindi anche qui niente VBAC. In quest’ultimo ospedale è inoltre in corso Optibirth, il progetto europeo  che si propone di diminuire il numero di tagli cesarei attraverso la promozione del VBAC.

D: Un ultimo messaggio che vi piacerebbe trasmettere?
R: Vorremmo citare Michel Odent, con la frase che compare anche nel nostro sito e che ci guida in questa avventura: “Non si può cambiare il mondo senza cambiare il modo di venire al mondo”.
A questo punto non mi resta che augurare “in bocca al lupo” alle mie gentili interlocutrici, e auspicare che le Case Maternità, come “Le Maree”, diventino presto una realtà diffusa capillarmente su tutto il territorio nazionale, una scelta realmente possibile per le donne!


Eleonora Zuccarini, volontaria Innecesareo, ostetrica.

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