5 dicembre 2015

Ossitocina sintetica intrapartum e i suoi effetti sul benessere materno\infantile

L’ossitocina è un ormone prodotto dall’ipotalamo e rilasciata nel flusso sanguigno dalla ghiandola pituitaria posteriore (1). Essa stimola il travaglio, regola l’allattamento(2) dona il suo contributo nello stabilire e consolidare l’attaccamento della diade (2) e supporta anche il benessere emozionale della mamma (3);.

I benefici che apporta alla diade sono ben noti (4): questo ormone è parte integrante del maternage.

Interferire sull'equilibrio di questo sistema ossitocinico – per esempio tramite la somministrazione di ossitocina sintetica (synOT) durante il travaglio – può generare una destabilizzazione nel cammino di adattamento materno-infantile.


Prendiamo l’ossitocina sintetica (chiamata Syntocin, Pytocin, Duratocin) comunemente usata per indurre il travaglio e/o accelerarlo (si parla di un uso pari al 63% delle induzioni e al 36% dei tentativi di accelerazione del travaglio, come è emerso da un sondaggio nazionale condotto negli USA nel 2013 (5) - un uso tra l’altro più che raddoppiato nel corso degli ultimi 20 anni) (6).

Quando viene usata con giudizio, essa apporta benefici medici immediati: simulando l’ossitocina naturale, stimola le contrazioni e previene emorragie postpartum.

Tuttavia è bene ricordare che attualmente non esistono standard universali - basati su evidenze scientifiche - che indichino il dosaggio e la correlata risposta della paziente (7) e che la scelta di somministrarla è spesso discrezionale e generalizzata(8).

Tra i possibili rischi associati all’uso della synOT si annoverano:

  • l’iperstimolazione uterina e distress neonatale (9),
  • deficit di ossigenazione fetale (7)
  • battito fetale anormale
  • rottura dell'utero (10).

Studi hanno notato delle conseguenze importanti sulla salute dei bambini alle cui madri è stata somministrata la synOT, incluso l’aumento della percentuale di ammissione nell’unità intensiva neonatale.


L’importanza di questa indagine è desumibile anche da ulteriori dati: stiamo parlando di una sostanza che è stata elencata dall’Istituto per le Sicure Pratiche Mediche (10), tra i 12 “medicinali ad alto pericolo” usati in ospedale; La FDA (Food and Drug Administration) l'ha inserita nella lista nera (il più alto allarme che essa può attribuire) ha sancito che “non è indicata per l' induzione elettiva del travaglio fino a che non verranno presentate adeguate analisi ed informazioni sul rapporto rischi e benefici; per “induzione elettiva” si intende una stimolazione del travaglio senza una precisa indicazione medica” non è assolutamente approvato l’uso generalizzato senza “fondamento medico” (11)

Nonostante il rischio legato al crescente e generalizzato uso dell’ossitocina sintetica durante il travaglio, la relazione tra l’intrapartum synOT e l’ossitocina endogena è stata poco esplorata fino a poco tempo fa e le attuali evidenze scientifiche sono di grande rilievo.

Focalizziamo l’attenzione sull’allattamento. Come sappiamo l’OMS, come il Ministero della Salute, consiglia l’allattamento esclusivo per almeno 6 mesi, eppure solo il 23% delle madri allatta esclusivamente al seno in questo lasso temporale (12). L’allattamento ha infiniti benefici, tra di essi spicca il rafforzamento del legame di madre e bambino (2) e la regolazione e la riduzione dello stress (13) e del malumore(13).
L’ossitocina endogena ha un ruolo importante anche nell’allattamento. Fermandoci ad un livello puramente “meccanico”, essa stimola il riflesso di emissione e produce tutta una serie di benefici per il benessere della diade, inclusa la riduzione del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 (4)

Gli effetti del synOT sul sistema endogeno non sono chiari, tuttavia, se essa influenza il sistema ossitocinico strictu sensu, non si esclude che questi effetti si possano estendere all’allattamento. In passato, alcuni studi non avevano rilevato alcun collegamento tra la synOT e l’allattamento (14) ma queste evidenze sono risultate inconsistenti e le aggiornate e recenti ricerche suggeriscono che l’uso della synOT sia associato a difficoltà con l’allattamento esclusivo (15) e ad un ritardo del suo avvio(16).


Uno studio (17) ha riscontrato una correlazione tra la somministrazione di synOT intrapartum e il livello di plasma ossitocinico a due mesi dal parto. Detto in parole povere, il sistema ossitocinico materno pare essere influenzato da questa somministrazione anche a distanza di mesi dalla nascita(18).

Ci sono alcune evidenze scientifiche che mostrano come l’ossitocina intranasale elevi il livello di ossitocina endogena negli uomini (19) e nelle donne non in gravidanza(18). Tuttavia il modo di somministrazione può avere conseguenze differenti e queste scoperte non sono estensibili alle donne che ricevono la somministrazione per via endovenosa e non intranasale. Senza contare che i livelli di ossitocina degli uomini son ben diversi da quelli delle donne (19).

Lo studio “Intrapartum Sintetic oxytocin and its effect on maternal well-being at 2 months postpartum” (17) è stato proprio condotto per esaminare gli effetti a lungo termine della somministrazione di ossitocina sintetica sul sistema endogeno e sui concomitanti indizi dello status funzionale (e in modo mirato sull’allattamento e il benessere psicofisico materno).
I dati emersi derivano da due studi longitudinali indipendenti i quali, nello specifico, volevano indagare la presenza di eventuali correlazioni tra l’uso di synOT e la salute mentale perinatale e lo sviluppo del disturbo post traumatico da stress (PTSD)(23).


Essi hanno mostrato una significativa variazione dei livelli di ossitocina endogena dopo la somministrazione di synOT a due mesi dopo il parto. L’esatto meccanismo di questa reazione con effetti a lungo termine non è chiara. Secondo un’ipotesi, proprio come avviene con l’insulino resistenza nel diabete, l’operato dei recettori dell’ossitocina rimarrebbe mitigato dall’esposizione alla synOT(20) e quindi il naturale sistema ossitocinico si assesterebbe su un meccanismo compensatorio, aumentando la produzione di ossitocina. E’ anche plausibile che l’esposizione alla synOT “reimposti” il naturale sistema ossitocinico ad un livello base più alto, per rispondere meglio alle esigenze del corpo.


SynOT, allattamento e bonding.

A due mesi dal parto, è stato possibile rilevare anche una correlazione tra un allattamento esclusivo e ben avviato e una minore (o assente) dose di synOT somministrata durante il parto. Sappiamo bene che l’avvio di un sereno allattamento ingloba vari aspetti (a partire da un corretto supporto), tuttavia può essere utile dare spazio anche a questa informazione inserendola all’interno dell’intera panoramica.

L’ossitocina sintetica tende, inoltre, ad inibire la prolattina naturale, fattore che non solo può avere effetti sull’allattamento, ma potenzialmente anche sul bonding.

Nascendo e crescendo senza prolattina ad alte dosi (negli adulti) [i nostri bambini] sono meno protetti, più esposti a un’aggressività naturale, come anche patologica”(21)

SynOT e benessere psicofisico

Nonostante non sia attualmente emersa alcun collegamento tra la somministrazione di synOT e lo sviluppo dei sintomi da disturbo post traumatico da stress, una correlazione tra la sua inoculazione e lo sviluppo di sintomi depressivi, di ansia e somatizzazione è già stata accertata.

SynOT e bambino

Pare che parte della dose di synOT somministrata alla mamma, passi attraverso la placenta arrivando quindi al bambino (09,10, 22). L’impatto registrato è di una minore reattività anche nell’esternare i primi segnali di fame.


Tutti questi elementi sono chiaramente da inserire in un contesto molto più ampio. I meccanismi biochimici ed emozionali che ruotano intorno alla nascita e al maternage sono soggettivi, interdipendenti e valutabili solo in un’ottica più ampia e soggettiva.

Ad ogni modo, questi studi ci permettono di comprendere come il generalizzato ed esteso uso di ossitocina sintetica necessiti moderazione e cautela. E’ importante distaccarsi da un approccio spersonalizzato, valutando attentamente caso per caso il rapporto tra i rischi e benefici.

(testo a cura di Marika Novaresio, volontaria Innecesareo, revisione Francesca Alberti)





Bibliografia e fonti:

1. Gimpl G., Fahrenholz F., The oxytocin receptor system; Structure, function and regulation. Physiol Rev. 2001; 81: 629-683.

2. Buckley SJ., Hormonal physiology of Childbearing: Evidence and Implications for Women, Babies and Maternal Care. Washington, District of Columbia; Childbirth Connection Programs, National partnership for Women & families, 2015.

3. Stuebe AM. Grewen K. Pedersen CA et al., Failed lactation and perinatal depression: Common problems with shared neuroendocrine mechanisms? J Women’s Healt (2002). 2012; 21(3); 264-272.

4. Stuebe AM. The risks of not breastfeeding for mothers and infants, Reviews in Obstretics and Gynecology 2009; 2(4); 222-231.

5. Declercq ER, Sakala C. Corry MP et al., Major survey findings of listening to mothers (SM) III; New mothers speak out: Report of nationas surbeys of women’s childbearing experciences. Conducted October-December 2012 and Janary- April 2013. J. Perinat Educ. 2014; 23(1): 17-24.

6. Martin JA, Hamilton BE, Ventura SJ et al., Births: final data for 2010, Natl Vital Stat Rep 2012; 61(1);1-72

7. Prasad MR, Funai E., Oxytocin use during active labor: Too much of a good thing?, Am J Clin Exp Obstet Gynecol 2012; 207 (6); 439-440.

8. Clark SL, Simpson KR, Knox GE, Garite TJ, Oxytocin: New perspectives on an old drug. Am J Clin Exp Obstet Gynecol 2009; 200(1): 31.36.

9. Harris JC, Carter CS. Therapeutic interventions with oxytocin: current status and concerns. J Am Acas Child Adolesc Psychiatry 2013; 52(10); 998-1000.

10. Buckley SJ., Undisturbed Birth: nature’s blueprint fors ease and ecstasy. J Penat Perinat Psycol Healt 2003; 17(4); 261-288.

11. Simpson KR, Knox GE., Oxytocin as a high-alert medication: Implications for perinatal patient safety. MCN Am J Matern Child Nus 2009; 34(1): 8-15.; Black Box Drug Look-Up. Accessed May 13, 2014. Available at http://online.epocrates.com/u/10b2236/oxytocin/Black+Box+Warnings; Brimdyr K, Cadwell K, et al., The association Between Common Labor Drugs and Suckling Whe Skin-to-skin during the first hour after birh”, Burth, 42:4